La giusta attenzione nei confronti del buon cibo apporta i nutrienti necessari per mantenere sano il nostro organismo


Siamo ciò che mangiamo. E questo è molto più vero di quanto si pensi. La ricerca clinica ha, infatti, stabilito come la nostra dieta influisca sulla probabilità di insorgenza di malattie croniche e invalidanti in età avanzata. Sebbene non sia possibile invertire il naturale processo d’invecchiamento, un’alimentazione attenta risulta determinante per la qualità della nostra vita in età matura.

La ricerca ha stabilito che è la quantità, più che la qualità, di carboidrati ingeriti a rappresentare il motore centrale della comparsa del diabete di tipo 2. Un’alimentazione scorretta, ipercalorica e ricca di grassi saturi, provoca, inoltre, una varietà di fattori che vanno ad incidere sull’insorgenza delle malattie neurodegenerative.
Modificare la nostra dieta assumendo alimenti come frutta e verdura fresche, cereali integrali e pesce è un comprovato modo di allontanarci dal rischio di sviluppare sia il diabete di tipo 2 che diversi tipi di demenza. Questi alimenti, infatti, sono ricchi di nutrienti antiossidanti, vitamine, minerali ed oligoelementi che hanno un impatto positivo nel controllo dei fattori che conducono alla malattia.

Un caso un po’ differente è rappresentato dall’osteoporosi. La prima e più importante causa di questo debilitante disturbo è la perdita di calcio, ma esso si presenta anche in correlazione con patologie tiroidee e in seguito all’assunzione a lungo termine di farmaci, come i cortisonici e gli anti-convulsivanti.
Il maggiore presidio contro questa patologia è la vitamina D che gioca un ruolo fondamentale aumentando l’assorbimento di calcio da parte dell’intestino. Essa viene per lo più sintetizzata dalla pelle in seguito all’esposizione al sole, mentre la sua disponibilità alimentare è assai contenuta. Per questa ragione, nel caso di un suo maggiore bisogno o di diminuita sintesi, come spesso capita agli anziani, è raccomandabile integrarla tramite un supplemento alimentare.