In questo articolo, allora, cercheremo di fare chiarezza su cosa fare per diagnosticare un’intolleranza al glutine, compresi analisi e test per capire se si è celiaci.
Intolleranza al glutine, celiachia, malattia celiaca: sono tutti sinonimi per indicare quella sindrome che colpisce chi è incapace di assimilare alimenti che contengono glutine. Molti sono, quindi, i termini per indicare tale patologia, ma capire se si è celiaci a volte non è così semplice.
I sintomi alla base della celiachia: individuarli per capire se si è celiaci
L’intolleranza al glutine si manifesta come una vera e propria infiammazione dell’intestino. Nello specifico, riguarda quello tenue: nei soggetti predisposti avviene in risposta al danno provocato da alcune frazioni del glutine quando giungono a contatto con l’epitelio intestinale.
La patologia in questione, quindi, si presenta con alcuni sintomi rivelatori dell’infiammazione, segnali che possono permettere di individuare una possibile intolleranza al glutine.
Ecco, uno per uno, i potenziali indizi cui prestare attenzione per capire se si è celiaci:
– Gonfiore e dolore addominale: colpendo l’intestino, la celiachia porta a un’alterazione di quest’ultimo. Per questo motivo può comportare il verificarsi di crampi e gonfiore nella zona addominale;
– Stanchezza e perdita di peso: provocando un’atrofia dei villi intestinali, fondamentali per l’assimilazione dei nutrienti durante la digestione, la celiachia genera una consistente perdita di nutrienti, che si palesa in una conseguente diminuzione di peso e, ovviamente, anche in uno stato di prolungata stanchezza;
– Diarrea: è forse il segnale che permette con più facilità di capire se si è celiaci. Attraverso la diarrea, infatti, l’intestino reagisce all’infiammazione eliminando gli alimenti che non riesce ad assimilare. In questo caso, pertanto, sarà importante verificare se l’evacuazione si verifichi dopo l’assunzione di alimenti contenenti glutine;
– Stipsi: è l’opposto del sintomo precedente, eppure la celiachia può palesarsi anche con una difficoltà nell’evacuare. Anche in questo caso, la reazione corporea è concentrata nell’intestino e nella sua regolarità, proprio perché epicentro dell’infiammazione.
La sintomatologia dell’intolleranza al glutine, o che dir si voglia celiachia, è come si è visto molto varia, e contempla soprattutto reazioni generiche, come uno stato di stanchezza, o apparentemente opposte tra loro, come nel caso della diarrea e della stipsi.
Proprio la variabilità dei sintomi rende spesso complicato capire la positività a tale patologia, ragion per cui effettuare analisi specifiche per capire se si è celiaci è la via più sicura per rivelare un’intolleranza al glutine.
Analisi e test per la celiachia, quali fare?
La presenza dei sintomi che abbiamo appena descritti deve essere riportata al proprio medico di fiducia che, direttamente oppure chiedendo l’intervento di uno specialista, individuerà il percorso diagnostico più appropriato per comprendere la causa e fare eventualmente una diagnosi.
Vediamo, dunque, quali sono gli esami diagnostici che possono aiutare a individuare la malattia celiaca e che il medico potrebbe prescriverci:
Dieta gluten free
È il test più semplice in assoluto ed è anche quello che ogni gastroenterologo di solito suggerisce in fase di screening, ancor prima di prescrivere delle analisi. Seguire una dieta priva di glutine, ovviamente secondo i consigli del medico e del dietologo, permette già di avere un quadro sulla propria condizione. Eliminando la proteina responsabile della celiachia dai propri pasti, infatti, le reazioni corporee tipiche di un soggetto celiaco dovrebbero attenuarsi fino a scomparire.
Tuttavia, una dieta gluten free non può essere considerata un vero e proprio esame per capire se si è celiaci.
Analisi del sangue
Sembrerà scontato come test, eppure, come in altre patologie, anche per la celiachia le analisi del sangue possono aiutare nella diagnosi.
Analizzando il sangue, alla ricerca di particolari anticorpi indicatori della sensibilità al glutine, è difatti possibile capire se si è celiaci oppure no, il tutto tramite un semplice prelievo ematico. Il test in questione, di conseguenza, non è assolutamente invasivo e non presuppone una particolare preparazione.
Biopsia intestinale
È un esame particolarmente invasivo, ma è anche quello che con maggior sicurezza permette di individuare la celiachia.
Il test consiste nel prelevare un frammento di mucosa intestinale, in particolare dal primo tratto dell’intestino tenue, così da verificarne poi lo stato in laboratorio. Proprio lo studio della condizione dei villi intestinali, solitamente atrofizzati o comunque danneggiati dall’intolleranza al glutine, permette di individuare la possibile malattia celiaca.
Capire se si è celiaci per prevenire futuri danni
Visto l’impatto che la celiachia ha sull’intestino, riuscire a capirne la positività per tempo è senza dubbio di fondamentale importanza, soprattutto per le donne e per i bambini. Nel caso delle prime, infatti, la celiachia può provocare amenorrea e ciclo irregolare, mentre nei bambini le conseguenze possono essere ancora più delicate. Nel caso in cui la malattia celiaca si manifesti già in tenera età, difatti, gli squilibri alimentari che l’intolleranza al glutine comporta possono provocare ritardi nella crescita.
In caso di sintomi prolungati, come quelli qui descritti, effettuare delle analisi per capire se si è celiaci è sicuramente un’ottima prassi da seguire.